Il bianco e il nero si rispecchiano all’ingresso negli spazi del Mattatoio, cuore vibrante da sempre di Short theatre, anche se quest’anno il festival romano di settembre si allarga a occupare altri spazi più istituzionali, dal Vascello all’Argentina e oltre. Di un diafano biancore è il volto della bambola che Gisèle Vienne ha eletto a […]
Continua a leggere...Un vento insistente soffia sulla scena di Addio fantasmi. Fa ondeggiare continuamente le tende leggere che piovono pieghettate dall’alto e racchiudono uno spazio neutro, vuoto ma non chiuso all’esterno. Ché anzi quelle pareti fluttuanti si attraversano con facilità, sono permeabili alle voci che provengono dall’esterno, si può anche rispondergli restando di qua. All’interno ci stanno […]
Continua a leggere...Una marionetta che cerca di rompere i fili che la legano. Un arlecchino senza più padroni. Era questa forse l’immagine che restava impressa al termine delle prime apparizioni di Teshigawara Saburo sui nostri palcoscenici – era stato soprattutto il Comunale di Ferrara ad assumersi il compito di far conoscere in Italia il poliedrico artista giapponese. […]
Continua a leggere...La fila alla porta del teatro iniziava un’ora prima dell’apertura, per conquistare quei pochi posti che venivano messi in vendita all’ultimo momento. Tutti gli altri esauriti da tempo. Ogni sera, senza eccezioni. E naturalmente si era contenti di sedere anche su un cuscino per terra, in quello spazio spoglio dove il pubblico si accalcava fino […]
Continua a leggere...Alla fine si torna sempre lì. A quel crogiolo di storie da cui nascono, qualche millennio fa, i due miti fondanti della nostra civiltà. Quella che chiamiamo occidentale ma è un trucco contabile, un miraggio geografico, giacché nessun Occidente può esistere a prescindere da un Oriente più meno inventato. E lì, in quel fondo oscuro […]
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