Non ci si era poi sbagliati tanto, parecchio tempo fa, quando si era avvicinato il teatro di Natalia Ginzburg al cinema del primo Nanni Moretti. Per quell’ambiente borghese in cui pescavano entrambi, quello di una classe intellettuale diffusa senza “aura” oltre che senza potere. Scrittori mancati o ancora illusi sul romanzo che non finiscono di scrivere. […]
Continua a leggere...Ci sono molte porte che si aprono nel misterioso sognante avvolgente Frankenstein (a love story) che Motus ha presentato all’Arena del Sole bolognese. E a seconda di quella scelta per entrare – che poi scelta non è ma necessità incombente, a un certo punto bisogna buttarsi come deve fare chi teme l’acqua fredda del mare […]
Continua a leggere...Nel 1965, di maggio, la rivista «Sipario» pubblicò una inchiesta in cui si domandavano agli scrittori le ragioni della frattura esistente in Italia fra gli intellettuali e la scena. Natalia Ginzburg rispose che le sarebbe piaciuto molto scrivere una commedia, ma non ci pensava nemmeno. «Ogni volta che ho provato a scrivere in cima a una pagina: […]
Continua a leggere...È un tributo all’intrecciarsi di geografie e culture un tempo lontane questo fascinoso Ukiyo-e di Sidi Larbi Cherkaoui che ha aperto RomaEuropa festival e sarà a fine settembre a Torinodanza. Come ci si può aspettare dall’eclettico coreografo di Anversa, madre fiamminga e padre marocchino, cresciuto in Belgio sulle orme di Alain Platel e Anne Theresa […]
Continua a leggere...Quando il teatro è felicità. Perché non sempre il teatro è felicità: può costare allo spettatore più di una serata persa. E invece che piacere lasciarsi guidare in piccoli gruppi nell’ascesa lungo il labirinto dei sogni che Ermanna Montanari e Marco Martinelli hanno disegnato all’interno di Palazzo Malagola, a Ravenna, come uno specchio da attraversare […]
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