In quello straordinario sfrangiato metamorfico poema che è Il mondo salvato dai ragazzini di Elsa Morante sta incastonato un testo poetico fuori formato, o forse semplicemente fuori dalle regole, che soltanto con una buona dose di approssimazione si può definire teatrale. Parodia definiva la scrittrice La serata a Colono. Per dire l’atteggiamento con cui la […]
Continua a leggere...Che grigiore! E che tristezza! Eccoci di nuovo di fronte a uno di quei grandi spazi chiusi che abbiamo imparato a ritrovare nei lavori di Christoph Marthaler, spazi reclusori da cui sembra impossibile uscire, anonimi non luoghi in odore di passato prossimo, dal bunker di Stunde Null alla nave degli Spezialisten o la sala di […]
Continua a leggere...Non ci si era sbagliati nel riconoscere il talento di Mundruczó Kornél davanti al disturbante Frankenstein-Project con cui si era affacciato sulle scene europee, prima di tradurlo anche in forma cinematografica. Il giovane regista ungherese trasportava la fragile impalcatura del romanzo di Mary Shelley in un set rimediato dentro un capannone attrezzato a mensa per […]
Continua a leggere...C’è una piccola casa di legno, con tante finestre. Dentro c’è un uomo, occupato a suonare un pianoforte, seduto accanto al tronco di un albero, che è al centro della piccola casa, come un pilastro. L’uomo è concentrato, silenzioso, attento. Non c’è niente di rituale in quello che fa: suona come fa ogni giorno, da […]
Continua a leggere...Con ammirevole coerenza e altrettanta innocente curiosità Constanza Macras continua a raccontare il suo muoversi “nelle città”, l’esplorazione di quell’altrove che provvisoriamente può identificarsi nel luogo in cui da tempo vive l’artista argentina, come diceva il bellissimo Berlin Elsewhere di qualche tempo fa, con i suoi quartieri di immigrati speculari alle megalopoli di un mondo […]
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