Difficile essere un dio, dicevano i fratelli Arkadij e Boris Strugackij – e Mundruczó Kornél al loro seguito. Non è facile nemmeno essere figlio di una divinità della scena, viene da aggiungere. Metti il giovane Konstantin Treplëv, il protagonista del Gabbiano di Čechov. È figlio di una famosa attrice. Ha scritto un dramma che si […]
Continua a leggere...Labirinti di tempo. Vengono in mente i “sentieri che si biforcano” di cui parlava un folgorante racconto di Borges. Siamo invece al teatro Argentina dove RomaEuropa festival ha portato l’ultima altrettanto spiazzante creazione di Mundruczó Kornél, geniale regista ungherese mai uguale a se stesso, capace com’è di cambiare ogni volta lo stile della lotta, per […]
Continua a leggere...Un doloroso senso di morte incombeva su quell’angolo di Sicilia, nei giorni in cui Thierry Salmon metteva in scena Le Troiane sulle rovine di Gibellina distrutta dal terremoto. Estate 1988. Due giovani artisti, un attore e un regista che era anche un acuto intellettuale, erano stati uccisi su una spiaggia non molto lontana, poche settimane […]
Continua a leggere...Trudno byt’ bogom, è difficile essere un dio. Il nome di Arkadij e Boris Strugackij non compare fra i crediti di Hard to be a god, lo spettacolo presentato da Mundruczó Kornél al festival della Biennale teatro veneziana. Ma il titolo lascia pochi dubbi, non vi è dubbio cioè che da lì sia partito il […]
Continua a leggere...Ha casa a Palermo e non è raro vederlo nei locali della movida fra la Kalsa e il porto insieme alla scenografa Małgorzata Szczęśniak, sua abituale collaboratrice. È più raro invece vedere nel nostro paese gli spettacoli di Krzysztof Warlikowski, Leone d’oro della Biennale teatro veneziana da quest’anno passata sotto la direzione artistica di Stefano […]
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