Vertiginoso. È forse l’aggettivo che meglio può prestarsi a descrivere l’arduo Anatomia Tito Fall of Rome Un commento shakespeariano di Heiner Müller. Vertiginoso e sconcertante già a partire dal lungo titolo, che si apre sulla strana parola di anatomia – nel corso dell’opera dispiegherà tutta la sua ambiguità. E dove si incontrano, come sopraggiungendo da […]
Continua a leggere...Vita. Oscura. Smarrita. Sono le tre parole propiziatorie che presiedono all’Inferno realizzato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari a Ravenna. Parole totem, potremmo quasi definirle. Alle quali si è chiamati a cercare un’intima corrispondenza in una sorta di cerimonia di iniziazione. Sono quelle che chiudono i versi della prima terzina del poema dantesco, naturalmente, ma […]
Continua a leggere...L’eterno si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. E l’Eterno disse: “Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti”. Così dicono le parole del Genesi. Ma queste parole non […]
Continua a leggere...Le nuvole che passano sulla parete grigia annunciano tempesta ma lì davanti è festa. Un party travolgente, stelle filanti e eleganti abiti da sera, qualcuna sfoggia anche una pelliccia, mentre la musica impazza. Sarà forse capodanno. Quanto basta perché il protagonista possa staccarsi fisicamente da quella festosa coralità per dare sfogo alla propria alterità. Ecco […]
Continua a leggere...Ha inevitabilmente il sapore del nostos, del ritorno a casa, questo riaffacciarsi fra le pareti di Lenz teatro dove ritorna Friedrich Hölderlin con le parole dell’Hyperion messo in scena da Maria Federica Maestri al culmine di un percorso in tre tappe intorno al romanzo epistolare del poeta tedesco. Per scoprire intanto che la casa ha […]
Continua a leggere...