Alla fine si torna sempre lì. A quel crogiolo di storie da cui nascono, qualche millennio fa, i due miti fondanti della nostra civiltà. Quella che chiamiamo occidentale ma è un trucco contabile, un miraggio geografico, giacché nessun Occidente può esistere a prescindere da un Oriente più meno inventato. E lì, in quel fondo oscuro […]
Continua a leggere...Si comincia dallo sfondo: una Russia sconvolta dalla guerra di Crimea, da una crisi economica catastrofica, dallo scontro fra opposte ideologie, tenute a freno da una polizia onnipresente. Così dice il narratore, tenendo in mano il libro che poi cederà alla lettrice. Tutto molto vicino a quel che stiamo vivendo, sembra. Siamo in realtà poco […]
Continua a leggere...Rosso è il colore del sipario che chiude alla vista il palco dove va in scena Liebestod – El olor a sangre no se me quita de los ojos – Juan Belmonte, lo spettacolo con cui Angélica Liddell aveva dato una bella scossa al festival di Avignone dell’anno scorso (e qui all’Arena del Sole bolognese). Quando si solleva c’è […]
Continua a leggere...Constanza Macras o la memoria del futuro. Fin dal suo primo emergere sulla scena europea, ed è ormai quasi un ventennio, l’artista porteña con base a Berlino ha posto al centro del suo lavoro il tema della memoria, individuale e collettiva, in rapporto con la più artificiosa delle invenzioni umane, il tempo. Era il severo […]
Continua a leggere...A quasi ottant’anni, li compirà il prossimo novembre, Meredith Monk non è molto diversa da come l’avevamo conosciuta a cavallo fra gli anni settanta e ottanta del secolo scorso nel suo avvento europeo. Quando tutta sola presentava in concerto i suoi Songs from the hill, monodie basate su pochissime sillabe, sonorità che parevano davvero rotolare […]
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