Constanza Macras o la memoria del futuro. Fin dal suo primo emergere sulla scena europea, ed è ormai quasi un ventennio, l’artista porteña con base a Berlino ha posto al centro del suo lavoro il tema della memoria, individuale e collettiva, in rapporto con la più artificiosa delle invenzioni umane, il tempo. Era il severo […]
Continua a leggere...L’avevamo lasciata non molti mesi fa, Constanza Macras, alle prese con i “fantasmi” di un gruppo di acrobati cinesi incontrato nella provincia meridionale di Guangdong, in realtà tre ragazzine costrette fin da bambine sulla strada di una atroce disciplina. La ritroviamo alla testa di uno scatenatissimo ensemble di danzatori sudafricani, nello spettacolo presentato sul palcoscenico […]
Continua a leggere...Con ammirevole coerenza e altrettanta innocente curiosità Constanza Macras continua a raccontare il suo muoversi “nelle città”, l’esplorazione di quell’altrove che provvisoriamente può identificarsi nel luogo in cui da tempo vive l’artista argentina, come diceva il bellissimo Berlin Elsewhere di qualche tempo fa, con i suoi quartieri di immigrati speculari alle megalopoli di un mondo […]
Continua a leggere...Questo non è uno spettacolo su Berlino. Dicono così le parole proiettate in apertura sullo schermo di fondo, nelle quattro lingue della città divisa in settori negli anni postbellici. Come fossero anch’esse poste su un confine, per entrare in questo Berlin Elsewhere, in questo altrove a cui solo provvisoriamente possiamo dare il nome di Berlino. […]
Continua a leggere...Il viaggio è finito, dice Constanza Macras. È ora di tornare a casa. In un posto sicuro, dove si possa lasciare fuori dai cancelli paure e violenze. Come questo Brickland, che forse esiste davvero nei dintorni di Buenos Aires e infatti le immagini filmate ci mostrano a tratti i suoi viali ordinati, le villette sobriamente […]
Continua a leggere...