Portogallo, mio rimorso, dicevano i versi del poeta, in quegli anni lontani in cui ci si innamorava del lontano paese posto sulla soglia d’Europa. Ultimo lembo di terra davanti all’oceano. Dove la terra finisce e il mare comincia, per dirla con un altro poeta (ma Saramago ribaltava i due termini della formula di Camões). E […]
Continua a leggere...C’è chi sostiene che ultimi giorni dell’anno dovrebbero essere votati alla speranza. Sarà per ottimismo, magari per scaramanzia, che in questa mattina di San Silvestro ho deciso di leggere La possibilità della gioia. Che non è solo un titolo pieno di auspici. Ma è anche il saggio di lungo respiro in cui Gianni Manzella racconta Pippo […]
Continua a leggere...Chi si trovi a girare per la parte alta della città, a Zagabria, può imbattersi casualmente in un singolare museo. Sta nascosto dietro un’insegna appena visibile, sulla porta di strada. Si chiama “Museo delle relazioni infrante”. L’idea di chi l’ha concepito è stata di raccogliere ciò che resta dopo la fine di una storia sentimentale, […]
Continua a leggere...Era una grande stanza rossa lo spazio individuato da Pippo Delbono per la sua prima prova col melodramma, la Cavalleria rusticana al San Carlo di Napoli. Non la piazza di paese dell’ambientazione verista, del bozzetto tinto di folclore. Al contrario un luogo chiuso, deserto. Come la navata di una chiesa abbandonata, che dietro la rovina […]
Continua a leggere...Non mancano il rosso e l’oro all’interno della sala circolare del Teatr Wielki, il “grande teatro” di Poznan dalla imponente facciata neoclassica ricalcata sulle forme architettoniche dello stile ionico, con le colonne sormontate dai capitelli a volute e il frontone triangolare che regge un cavallo alato, insomma un vero e proprio tempio della musica. Perché […]
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