Di cosa è fatto un uomo? Le percentuali di elementi chimici che scorrono veloci e implacabili sul fondale non ce lo dicono e del resto la fisica quantistica è andata molto più avanti nel corso di un secolo. Tutto è divenire, anche la materia più dura nel tempo si sfarina. Lo sa bene il teatro, […]
Continua a leggere...Un vecchio e un bambino si presero per mano e andarono insieme incontro agli applausi, al termine del conturbante Bros di Romeo Castellucci. L’inizio e la fine, l’alfa e l’omega della creazione si potrebbe dire, entro cui è racchiuso lo spettacolo, evento conclusivo del festival internazionale diretto da Paola Tripoli al LAC, acronimo che sta per […]
Continua a leggere...C’è un momento straordinario nella creazione anche per altri versi sorprendente che Romeo Castellucci ha voluto intitolare La democrazia in America, come il celebre saggio che il giovane Alexis de Tocqueville pubblicò nella prima metà dell’Ottocento, al ritorno da un lungo viaggio nel nuovo mondo. Sulla scena viene spinto un gruppo marmoreo. Un bassorilievo con […]
Continua a leggere...La ricordo bene questa Orestea che una ventina d’anni fa ci sorprese per la radicalità con cui metteva in dubbio la possibilità di un tragico contemporaneo, aprendo una crepa che si sarebbe poi dilatata nella lunga teoria della Tragedia Endogonidia. Un fuoco privo di colore si proietta dal velatino teso sul proscenio verso il fondale […]
Continua a leggere...La cantante sta immobile in un cerchio di luce al centro della scena. I piedi piantati a terra, sul palcoscenico coperto da un tappeto plastico che offre un riflesso acquoso alla sua immagine. Sono solo i gesti delle mani a dare una voluta espressività alle parole che canta, versi che dicono del tempo che sfugge […]
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