C’è un momento straordinario nella creazione anche per altri versi sorprendente che Romeo Castellucci ha voluto intitolare La democrazia in America, come il celebre saggio che il giovane Alexis de Tocqueville pubblicò nella prima metà dell’Ottocento, al ritorno da un lungo viaggio nel nuovo mondo. Sulla scena viene spinto un gruppo marmoreo. Un bassorilievo con […]
Continua a leggere...La ricordo bene questa Orestea che una ventina d’anni fa ci sorprese per la radicalità con cui metteva in dubbio la possibilità di un tragico contemporaneo, aprendo una crepa che si sarebbe poi dilatata nella lunga teoria della Tragedia Endogonidia. Un fuoco privo di colore si proietta dal velatino teso sul proscenio verso il fondale […]
Continua a leggere...Giulio Cesare o della retorica. Quando nel 1997 va in scena per la prima volta la creazione che Romeo Castellucci ha tratto dal dramma di Shakespeare, l’artefice punta il dito sull’“impero retorico” – più vasto e tenace di qualsiasi impero politico, dice – che per diversi millenni ha regnato in Occidente. La sola pratica attraverso […]
Continua a leggere...C’è un buco nero sulla soglia di The four seasons restaurant, lo spettacolo di Romeo Castellucci che Romaeuropa ha portato al teatro Argentina, a qualche significativa distanza di tempo dai debutti internazionali. Per un momento ascoltiamo l’inudibile, il rumore cosmico che ci viene da un passato lontano 250 milioni di anni luce. Mentre scorrono i […]
Continua a leggere...Potrebbe essere il tempo di una giornata, o di un periodo dell’anno, come un calendario, dice Romeo Castellucci a proposito di Hey Girl!. Potrebbe anche essere un periodo della vita, questo tempo teatrale che l’artefice della Societas Raffaello Sanzio inscena nella sua nuova creazione. Un tempo che parte visivamente da un risveglio assai prossimo a […]
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